Regime composto degli interessi nel piano di ammortamento alla francese
La quasi totalità dei mutui in Italia è sviluppata con ammortamento alla francese in regime composto degli interessi.
La giurisprudenza ultima, quella più evoluta, sta cominciando a comprendere come tale regime composto sia indice che qualcosa non va in tali mutui.
Alcuni giuristi definiscono tali aspetti come fenomeni anatocistici, altri invece rilevano un problema di trasparenza, altri ancora un problema di indeterminatezza delle pattuizioni contrattuali.
Più che entrare nel tecnicismo e capire il perché di quanto indicato è molto più interessante per voi andare a capire come utilizzare a vostro vantaggio tali indirizzi giurisprudenziali.
In ogni caso questi sono tutti motivi che possono portare a contestare un rapporto di mutuo con piano di ammortamento alla francese.
In ogni caso a fondo pagina vi sono degli approfondimenti tecnici da poter consultare.
Come si possono sfruttare a proprio vantaggio tali indirizzi giurisprudenziali?
Se quasi tutti i mutui in Italia sono fatti con tali sistemi, che la giurisprudenza sta iniziando a definire illegittimi:
- qualora abbiate difficoltà a pagare il mutuo
- se non potete più sostenere le rate
- se il mutuo è stato revocato
- se la banca vi ha fatto un precetto
- se la banca vi ha fatto pignoramento
- se avete la casa all'asta
allora avete più di una possibilità di contrastare le richieste della banca.
Facciamo un piccolo esempio!
Supponiamo che la rata del vostro mutuo o finanziamento sia di 1000 euro mese, rata probabilmente calcolata in regime composto di interessi. Tale rata, in regime semplice, potrebbe essere di circa 800 euro al mese per pagare lo stesso capitale del mutuo originario.
Capirete bene che dopo aver pagato 10 anni di mutuo, e magari oggi con la crisi non è più possibile pagarlo, potreste avere un credito con la banca di 200 euro, per ogni rata per 12 mesi l'anno, per ogni anno di rate pagate. Il totale sarebbe 24.000 euro di credito nei confronti della banca.
Se quindi la banca vi sta chiedendo il rientro perché non avete pagato le classiche 7 rate, per un totale di 7.000 euro, in realtà sareste voi creditori di 17.000 euro ( cioè 24.000 - 7.000). Questo è un piccolo esempio scolastico, chiaramente esemplificativo, che vi fa capire come contestare le richieste stragiudiziali o giudiziali della banca.
Questo studio da oltre 20 anni, risulta lo studio leader in Italia nel contenzioso bancario, studio che ai prezzi migliori del mercato riesce a supportare casi di gestione delle debitorie bancarie e finanziarie attraverso:
- elaborati peritali per supportare avvocati, professionisti nella difesa dell'utente bancario
- elaborati peritali che possono essere forniti alla clientela che ne fa richiesta
- attività stragiudiziale effettuata da legali esperti in diritto bancario interni allo studio per la gestione di trattative saldo e stralcio
- attività giudiziale effettuata da legali esperti in diritto bancario interni allo studio in opposizione a decreto ingiuntivo, a precetto a pignoramento
- attività giudiziale effettuata da legali esperti in diritto bancario interni allo studio per opporsi all'esecuzioni immobiliari
In ogni caso qualora le tue problematiche non siano risolvibili con le armi su indicate, questo studio già dall'entrata in vigore della legge, effettua consulenze e assistenza tecnico legale fino alla fine della procedura, per piani di cui alla ex legge 3 del 2012, modificata con decreto D.Lgs 83/2022 ( legge sul sovraindebitamento, crisi di impresa).
Tutte le attività suddette hanno certamente un costo, costo di molto inferiore ai prezzi di mercato e pagabili in soluzioni rateali concordate con il cliente.
Un esempio di perizia
Guarda un esempio della nostra perizia econometrica per il calcolo delle anomalie sul mutuo, al fine di opporsi alle richieste della banca
I nostri risultati
Guarda gli ultimissimi risultati dello studio, dove, sul Tribunale di Ancona ed il Tribunale di Pavia, l'avvocato dello studio ha ottenuto le sospensioni delle procedure esecutive. In parole povere, oggi il mutuatario ha il beneficio di rimanere a casa fino a quando non uscirà la sentenza della causa di merito, tra circa due/tre anni, che accerterà chi ha ragione tra le due parti.
Numerose sentenze stanno iniziando a riconoscere che la gran parte dei mutui in Italia sono generati sul fenomeno dell'anatocismo e i tassi pattuiti non sono determinati in maniera corretta:
- Sentenza numero 2188/2021 della tribunale di Roma
- Sentenza numero 8/2022 della tribunale di Cremona
- Sentenza numero 1890/2020 della corte di appello di Bari
- Sentenza numero 410/2020 della corte di appello di Genova
- Sentenza numero 412/2019 della corte di appello di Campobasso
- Sentenza numero 1724/2022 della corte di appello di Napoli
- Sentenza numero 170/2022 della tribunale di Vicenza