Improvvisarsi nel settore delle anomalie bancarie è pericoloso, anche un piccolo errore può tramutare la vostra pratica da molto positiva ad un insuccesso.

Negli ultimi anni si è assistito ad un proliferare di associazioni, società, studi legali, commercialisti che si sono tuffati nel mondo del contenzioso bancario senza avere la necessaria preparazione con la conseguenza di un fiorire di sentenze a favore delle banche che naturalmente vengono usate dai difensori degli istituti di credito per cercare di creare confusione al giudicante e portare l'acqua al loro mulino.

Vediamo quali sono gli errori macroscopici e più frequenti, così da capire se la vostra causa avrà qualche possibilità di successo oppure è persa in partenza.
Divideremo gli errori in errori di produzione documentale, errore delle perizie di parte, errore di procedura.

Errori di produzione documentale nel contenzioso bancario

Partiamo dalla produzione documentale a sostegno delle cause intentate dall'utente bancario.
Gli errori più frequenti possono essere sintetizzati nei seguenti:

  • Il tuo difensore non ha depositato gli estratti conto, comprensivi di scalare nel caso di causa su conto corrente. In questo caso non è possibile svolgere la CTU e pertanto la causa avrà sicuramente un esito negativo.
  • Il tuo difensore non ha depositato i movimenti, ma solo gli scalari, nel caso di una causa su conto corrente. In questo caso è possibile fare la CTU, ricalcolando dai saldi per valuta il dare-avere tra le parti. Si tratterà di convincere il CTU a dover svolgere un ricalcolo che a volte non sa fare. Qualora invece siano stati depositati i soli riepiloghi competenze la CTU non potrà essere svolta e pertanto la causa avrà sicuramente un esito negativo.
  • Il tuo difensore non ha richiesto, ai sensi dell'articolo 119 del TUB, i contratti di conto corrente alla banca. Anche se i contratti di conto corrente non vengono forniti dalla banca è importante e fondamentale effettuare, prima di iniziare il contenzioso, la richiesta dei contratti di conto corrente e delle aperture di credito alla banca. La mancata richiesta dei contratti ai sensi dell'articolo 119 del Testo Unico Bancario, porterà, qualora il correntista non sia in possesso del contratto di apertura del conto, alla soccombenza.
  • Il tuo difensore, nel caso di causa sul mutuo, non ha depositato le contabili di pagamento del mutuo o gli estratti conto da cui si evince la prova del pagamento delle rate del mutuo. In questo caso, anche se dal contratto è possibile verificare l'usura originaria non ci potrà essere la condanna della banca alla restituzione di quanto pagato in quanto manca la prova del pagamento.

Errori peritali nel contenzioso bancario

Veniamo ora a capire quali sono i più evidenti errori dal punto di vista peritale. Ne elenchiamo alcuni:

  • Il tuo perito ha effettuato, nel caso di causa sui mutui, la ormai famosa sommatoria tra il tasso convenzionale ed il tasso moratorio. Tale impostazione è punita dalla quasi totalità dei Tribunali Italiani dalla condanna alle spese, ai sensi dell'articolo 96 del codice di procedura civile. La causa avrà un esito nefasto e verrete, con molta probabilità, condannati a pagare le spese per lite temeraria.
  • Il tuo perito ha effettuato l'impostazione peritale, sull'usura soggettiva, lamentando un non provato e provabile stato di difficoltà. Questo tipo di causa è molto complessa da punto di vista dell'onere della prova. E' molto difficile provare, e sicuramente non è possibile farlo usando formule matematiche, che la banca ha approfittato della posizione di difficoltà dell'utente bancario per applicargli condizioni molto penalizzanti.
  • Il tuo perito ha utilizzato, quale formula per il calcolo del TEG su conto corrente, una formula che tiene conto dei numeri ricalcolati al netto di indebiti applicati. Sono molto pochi e si contano sulla punta delle dita le sentenze positive di questo tipo per cui se la perizia basa tutto il suo ristorno sull'usura che considera i numeri ricalcolati, molto probabilmente avrà un esito negativo.
  • Il tuo perito ha effettuato un'elaborato peritale senza verificare i contratti di conto corrente ed il conto di cui trattasi è un conto aperto di recente (dopo il 2000). In questo caso, con molta probabilità i ristorni indicati dal perito di parte, verranno abbattuti con la produzione contrattuale che verrà dimessa dalla banca. Per cui prima di fare una causa su questi tipi di rapporti bisogna chiedere i contratti di conto corrente alla banca.

Errori procedurali nel contenzioso bancario

Analizziamo, in ultimo, le cause procedurali che portano il più delle volte alla soccombenza:

  • Il tuo legale ha effettuato una causa di ripetizione su un conto corrente aperto. Non si può ripetere ciò che non si è pagato. Per fare una causa di questo genere il conto deve essere chiuso oppure vanno indicate le rimesse solutorie dell'ultimo decennio, vale a dire pagamenti che il correntista ha effettuato e che possono ripetersi.
    L'alternativa in questi casi può essere quella di fare una causa per accertamento del saldo anziché una di ripetizione di indebito.
  • Il tuo legale non ha correttamente impostato i quesiti da chiedere al CTU. I quesiti sono fondamentali per una buona riuscita della causa e se non sono stati concordati con il perito che ha effettuato la perizia di parte, difficilmente i quesiti posti porteranno agli stessi risultati della CTP.

Fate attenzione a chi vi affidate

Quelli elencati sono solo alcuni degli errori effettuati da chi non è esperto della materia. Per motivi di semplicità e di opportunità non sono tutti quelli possibili.

Pertanto prima di affidare l'incarico ad una persona che bussa alla vostra porta, controllate le sue referenze e fatevi mostrare i suoi risultati.

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